Più leggero e impalpabile, il filato di bamboo è la perfetta alternativa al cotone: le proprietà termoregolatrici e traspiranti lo rendono ideale per la produzione di freschi capi estivi morbidissimi e avvolgenti.
Liscio e brillante, il bamboo permette di ottenere una maglia rasata sottile e regolare, ma si presta perfettamente anche alla realizzazione di raffinati punti traforati, come quelli che abbiamo scelto per il nostro top ESOTICA.
Le naturali proprietà antimicrobiche del bambù lo rendono particolarmente adatto anche alle pelli più delicate: potrai indossare i tuoi capi per tutta la giornata senza mai rinunciare al comfort.
La fibra è ottenuta dal fusto della pianta. Questa è capace di rigenerarsi a partire dalle proprie radici, ragion per cui non necessita di essere ripiantata di frequente.
Rispetto a quella del cotone, la coltivazione del bamboo è senza dubbio più sostenibile, in quanto richiede una scarsa quantità d’acqua e non necessita di pesticidi: tuttavia, è bene selezionare filiere che garantiscano una produzione etica, dal momento che per implementare la stessa alcune aziende continuano a servirsi di sostanze chimiche nocive per l’ambiente.
Fortunatamente, la Cina - tra i principali produttori di filati e tessuti di bamboo - ha recentemente introdotto nuove normative che limitano significativamente l’uso di prodotti chimici dannosi.
Per ottenere filati e tessuti esistono inoltre diverse metodiche, alcune delle quali implicano necessariamente l’utilizzo di solventi acidi, mentre altre sono basate su procedure meccaniche interamente ecosostenibili.
In particolare, mentre le prime passano per l’estrazione chimica della cellulosa, le seconde si servono di enzimi naturali che consentono la rottura delle fibre del fusto, poi lavate e lavorate in filato.
Rispetto ai gomitoli utilizzati per la maglieria - nel nostro brand interamente realizzata a mano - i tessuti di bamboo sono più spesso ottenuti attraverso processi di estrazione chimica che non solo riducono la purezza del prodotto finale, ma determinano anche una significativa perdita delle proprietà vantaggiose naturalmente insite nel materiale.
I processi produttivi sono in via di perfezionamento, e nell’attesa di una maggiore diffusione di quelli più ecosostenibili scegliamo sempre di fornirci presso aziende che garantiscano l’organicità del bamboo, a tutela dell’ambiente.
Tipi di filato da bamboo
I derivati tessili del bamboo ad oggi disponibili possono essere distinti proprio in funzione delle modalità produttive, poiché queste incidono sulle caratteristiche finali del prodotto.
- la viscosa di bamboo è ottenuta per via chimica, e si presenta quindi come un tessuto semi-sintetico che ha le stesse caratteristiche di viscose di altra origine: l’unico motivo per cui si ricorre al bamboo per ottenere la viscosa è il minore costo produttivo, dato che le proprietà naturali della fibra vengono in questo caso completamente perse.
- il bamboo “lyocell” è ottenuto mediante una procedura meccanica che non altera la struttura della cellulosa, processo produttivo che preserva le proprietà della fibra: il tessuto finale è decisamente più ecosostenibile del precedente.
- il tessuto puro di bamboo a produzione meccanica è infine l’unico prodotto che mantiene perfettamente intatte tutte le caratteristiche originarie della fibra, dalle proprietà antimicrobiche alla resistenza, e sebbene comporti maggiori costi e tempi di produzione è senz’altro il più pregiato tra i derivati tessili della pianta.
Il filato - soprattutto se ottenuto per via meccanica - è piuttosto resistente, ma per conservarne la lucentezza e per prolungare la durata dei tuoi capi in maglia ti raccomandiamo sempre il lavaggio a mano.
Per l’asciugatura ricorda di disporre il capo bagnato in piano, stendendolo su un panno o un asciugamano asciutto dentro il quale arrotolarlo, così da eliminare tutta l’acqua. Lascia quindi che si asciughi all’aria, lontano dalla luce diretta.